Quante volte Ti ho
tradito
Chiudendo il cuore alla
preghiera
Sbattendo la porta al
perdono
Fuggendo lo sguardo
all'umiltà
Serrando la mano alla
carità
Quante volte Ti ho
tradito
Nel fratello offeso
Nel bimbo abortito
Nella madre abbandonata
Nel malato trascurato
Nell'anziano lasciato solo
Nella sofferenza
rifiutata
Tante
Troppe per essere
scusata
Voi
Non Vi siete
allontanato
Non avete sbattuto la
porta
Chiuso con indifferenza
il cuore
Ripudiato chi sono
Gettato tra i maleodoranti orgogli
Scivolosi
Avete continuato ad
amarmi
Con pazienza Aspettato
Ch'io da sola capissi
Sola arrivavo alla
porta
Che spalanca la vista
Sui giardini spaziali
Derimenti raggi
circolari
Odorosi d’amore e
virtù
C’ arrivano fin
quaggiù
Signore
Intricata ancor
Da pensieri scomposti
Chino la fronte
gualcita
Afferro la mano stesa
Inchiodata a mia difesa
Osanno la Vostra
umanità
by e. r.
***.
Il periodo pre e post pasquale chiama sempre la mia memoria a solitaria preghiera di riflessione su un aspetto spirituale che più o meno volutamente nel percorso vitae ho trascurato o che emotivamente nel contesto sociale ho recepito con maggiore intensità. Quest'anno, il tema che m'è balzato come un esigenza da vagliare è stato il tradimento. Purtroppo mi è parsa chiara una incongruenza: di non aver mai tradito una persona fossanche acerrima nemica e di aver invece tradito Dio e me stessa.
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L'immagine è un opera di Giotto: " il bacio di giuda" affresco nella Cappella degli Scrovegni a Padova